MSI Z97 MPOWER MAX AC, difficile non overclockarla - Consumi, Efficienza e Stabilità

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Consumi, Efficienza e Stabilità

Grazie alla presenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale, ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato all’ultima release 1.69.2) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite CinebenchR15 utilizzando come riferimento la frequenza target di 4600MHz che è poi la stessa frequenza di test impostata da BIOS per il test sulle altre schede madri. La frequenza della memoria è stata volutamente impostata a 1600MHz con timing 8-8-8-20 1T. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, così da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al 100% (massimo possibile) da BIOS, sulla MSI Mpower Max AC ci ha permesso, grazie ai punti di misurazione delle tensioni, di  rilevare tramite multimetro digitale un comportamento stabile con un Vdroop nullo.

Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Precisiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

Consumi

 

Il risultato ottenuto pone sul podio la MSI Mpower Max AC, che a parità di frequenza totalizza il punteggio più alto nella rispettiva competizione. La tensione rilevata da multimetro conferma la stabilità della scheda madre sotto carico, anche se il voltaggio applicato è stato leggermente superiore rispetto a quello impostato da BIOS. L’efficienza della scheda madre è molto buona, confermando l’attenzione di MSI per i consumi e gli sprechi. Le temperature rilevate per i VRM dimostrano che l’impianto a liquido ha un effettivo beneficio su queste componenti, portando ad un abbassamento di circa 10°C. Generalmente comunque si riescono ad ottenere temperature simili anche adottando una buona heatpipe, come dimostrano le temperature rilevate dalla controparte ASUS. Il raffreddamento a liquido delle fasi si conferma pertanto modestamente utile, e senza dubbio non indispensabile, né per l’utilizzo quotidiano, dove un’heatpipe è sufficiente, né per quello estremo, dove le temperature crollano per effetto del raffreddamento subzero della CPU.

Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.

 

Corsair